Dovè Gesù Cristo?
Dov''è Gesù Cristo?
Solo e semplicemente ''in cielo''? cioè, rimosso e lontano dai discepoli? quasi avesse bisogno di ''sostituti'' per soccorrerli e essere loro vicino? Non sembra questa la presentazione che di lui fa il vangelo.
1. Gesù è "in mezzo" a quanti sono riuniti "nel suo nome", cioè per rispetto della sua autorità autorevole espressa mediante la sua parola scritta (Mt. 18,20; cfr. Ap. 1,13, Eb. 4,15 s.);
2. Gesù è presente con la comunità dei credenti e opera con loro e mediante loro: secondo i migliori testimoni manoscritti, si osservi il passaggio dalla prima persona singolare alla prima plurale in Gv. 3,11. Analogo concetto è espresso altrove nel N.Testamento (cfr. Col. 1,24).
3. Gesù predica e opera con i suoi. L''incontro della comunità (= comune unità: nel vangelo non c''è nulla di più grande né di più piccolo della chiesa/comunità) è utile per ogni aspetto della vita personale del credente e comunitaria grazie proprio alla presenza spirituale reale di Gesù:
è un'' occasione per ascoltare la parola (non per giocare col cellulare);
è un''opportunità per riflettere: confronto contrasto tra la propria vita e l''esempio di Gesù;
ci si può/ci si deve convertire (=cambiare mente, mutare di sentimenti e modo di pensare e agire);
un momento per incoraggiare fratelli e prossimo: testimonianza e evangelizzazione e parola di ri-conciliazione con Dio!
4. In questa società distratta e distraente (televisione insulsa, internet volgare: con eccezioni rarissime!), la civiltà del non-pensiero, della mente vuota, della non-identità, del buonismo proselitistico... si accampano scuse per non essere "riuniti nel suo nome", cioè in sua presenza: è faticoso; sono troppo lontano; sono stanco...
Certo, può capitare che io sia assente dalla riunione comunitaria e non riesca così a cogliere la bellezza spirituale e morale della presenza di Cristo Gesù "in mezzo" ai discepoli. Proprio per questo mi attivo in ogni modo per informarmi dell''accaduto, cioè: non sono gli altri che per primi debbono cercare me, ma sono io per primo che debbo sentire l''esigenza interiore d''informarmi: di che cosa si è parlato? Ci sono state domande? come si è risposto? Qualcun altro era assente oltre me? C''era qualche amico? Che cosa si è deciso? Che cosa si è fatto? Quale è stata la contribuzione di tutti? E io ho mandato la mia?
5. Anche il Golgota fu faticoso e molto costoso da salire; ma proprio da questa fatica fatta per amore viene la parola della riconciliazione che muove i nostri corpi a muoverci per il Signore, per una presenza attiva e fattiva e partecipante (non passiva e oziosa e dormiente):
frutto dell''essere realmente "in Cristo" = creature nuove (2 Cor. 5,17 ss);
riconciliati con Dio mediante Cristo; si noti il valore della parola della riconciliazione: ho attribuito questo valore alla parola?
Cristo Gesù fatto peccato! (seppur non peccatore) - noi fatti giustizia di Dio! (seppur peccatori);
attenzione: la grazia di Dio può essere ricevuta inutilmente (2 Cor. 6,1): è il mio/tuo caso?
qual è il giorno della salute in Cristo? Ho vissuto questo giorno? Vivo questa condizione?
c''è un giorno per la salvezza e c''è un giorno per il giudizio (2 Cor. 5,9-10): come mi preparo? Sono lontano dal Signore: perché non decido di tornare a lui proprio oggi che ho tempo e sono in tempo?
6. Piccola avvertenza: dov''è Gesù Cristo? Risponde Gesù stesso: "Se qualcuno vi dice: ''Il Cristo eccolo qui, eccolo là'', non lo credete, perché..." (Mt. 24,23). Ecco una delle occasioni in cui la Bibbia esorta a non credere... (alle molte baggianate dette e fatte a nome di Cristo).
chiesa del Signore Gesù - Pomezia, 22.05.2011 - R.T.
Vedi allegato
Torna alle riflessioni