Confessione
Lo scarso amore che gli uomini hanno per la verità fa sì che essi per lo più non si prendano pena di distinguere quel che è vero da quel che è falso. Essi lasciano entrare nell'animo ogni sorta di discorsi e di massime, preferiscono supporli veri che sottoporli ad esame: se non li capiscono, vogliono credere che altri li capiscano bene; e così si riempiono la memoria di un'infinità di cose false, oscure e non comprese, e ragionano poi in base a questi princìpi, senza quasi considerare né quel che dicono né quel che pensano. La vanità e la presunzione contribuiscono ancora molto a questo difetto. Si ritiene vergognoso il dubitare e l'ignorare, e si preferisce parlare e decidere a caso, piuttosto che riconoscere di non essere abbastanza informati delle cose da darne un giudizio. Siamo tutti pieni di ignoranze e di errori; e nondimeno dobbiamo fare enormi fatiche per strappare dalla bocca degli uomini questa confessione così giusta e così conforme alla loro naturale condizione: "mi sbaglio, e non ne so niente".
Torna alle riflessioni