Riflessioni

CRISTO, UN CAPO DIVERSO

Cristo, capo diverso Unico Santo Padre La Lettera di Paolo agli Efesini ha sei capitoli. La prima parte ha carattere dottrinale, la seconda espone il comportamento dei credenti. La prima parte mostra il progetto Buono di Dio: raccogliere sotto Cristo, capo unico, ogni cosa che è nei cieli e in terra. Peccato che gli uomini vogliano sempre darsi altri capi che sembrano rispondere al loro desiderio di unità. Così ignorano il capo unico di tutti che è il Cristo: un capo che dona se stesso per tutti, un capo che vuole la libertà di tutti. Un Capo ben diverso dai capi umani che spesso decidiamo di servire. La seconda parte elenca sette elementi su cui si fonda l’unità dei credenti in Cristo: un solo corpo, cioè una comunità che realmente appartiene al Cristo perché attua il bene secondo Cristo; un unico Spirito, che ancor oggi è in grado di parlare al cuore della persona umile mediante la parola di verità, la parola di Dio presentata nelle Scritture; un’unica speranza, quella della vita piena presso Dio, al di là del male e delle sofferenze attuali; un solo Signore, cioè Cristo Gesù, il Risorto Figlio di Dio, la cui risurrezione anticipa e garantisce quella di tutti; una sola fede, quella tramandata una volta per sempre ai credenti mediante l’Evangelo; un solo battesimo, cioè l’immersione in acqua e Spirito che il credente ravveduto attua per innestarsi a Cristo; un Dio unico, Padre di tutti: egli chiama anche TE mediante la parola di Cristo affinché ogni persona segua ciò che è bene, si innamori di colui che è Buono e faccia il Bene con l’aiuto di questo SANTO PADRE. Peccato che questi elementi fondanti dell’unità in Cristo abbiano subìto nel tempo trasformazioni così profonde da renderli irriconoscibili. Così si sono generati purtroppo molti dei mali attuali. Solo il ritorno al Nuovo Testamento potrà restituire una fede sana e una relazione sana col Padre Santo che ci ama e col prossimo fatto a sua immagine. Di questo si parla negli incontri del mercoledì, aperti a tutti, presso la chiesa di Gesù Cristo a Pomezia. Misteri o rivelazione? Leggere oggi la Lettera agli Efesini è davvero un’esperienza unica, affascinante, anzi liberante! Dio ci ha fatto conoscere “il mistero della sua volontà… per rivelazione mi è stato fatto conoscere il mistero di cui vi ho scritto… il mistero è stato ora rivelato…”. Queste espressioni sono tratte dalla lettera che Paolo scrive intorno agli anni 50 del primo secolo. Gli storici delle religioni ci informano come in quel periodo di tempo fossero diffusissime le religioni del “mistero” dette appunto misteriche: riti e cerimonie per pochi iniziati, salvezza per pochi eletti. La salute spirituale apportata da Gesù Cristo, invece, non è per nulla misteriosa, anzi è perfettamente svelata, rivelata. La salute spirituale non è affatto solo per pochi eletti, dotati di una conoscenza particolare, ma la salvezza in Cristo Gesù è per tutti, per i giudei e per i pagani, riconciliati e riuniti in un solo corpo unico con Dio. Effettivamente uno dei messaggi stupendi della lettera di Paolo agli Efesini, ispirata da Dio, è proprio questo: in Cristo Gesù e nella chiesa sua non vi sono “misteri”, vi è invece la RIVELAZIONE PERFETTA della volontà buona di Dio che chiama la persona umana ad essere vivificata con Cristo mediante la conoscenza dell’Evangelo (notizia di BONTÀ) e la conversione, cioè il cambiamento di mente e comportamento prodotto dall’amore di Dio che va preso sul serio adesso. Una certa abitudine e un certo gusto per la religione misteriosa o misteriosofica, fatta di messaggi misteriosi e segreti sibillini è rimasto. Spesso per religione s’intende proprio qualcosa di misterioso, di inconoscibile. Un certo modo di pensare Dio lo rende tuttora “ignoto” o “nascosto”. Il Vangelo non accoglie misteri, presenta Dio che si rivela perfettamente in Cristo, il quale dona a tutti la Sua parola sapiente e umile. Dio, anzi esclusivamente Dio, può realmente benedire gli uomini di “ogni benedizione spirituale in Cristo” (Ef 1,3). Non trascuriamo queste benedizioni veraci di Dio. Sono i soli doni buoni e veraci!

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