Riflessioni

CORPO E SFRUTTAMENTO SESSUALE

Corpo e sfruttamento sessuale Cinema e prestazioni sessuali A Los Angeles le attrici trovano il coraggio di gridare forte contro produttori cinematografici che, per assegnare ruoli nei loro film, hanno preteso prestazioni sessuali. Da Parigi si risponde che in fondo ai maschi va concesso che possano “provarci” e che le attrici americane sono un po’ puritane quando si lagnano oggi delle loro scelte di ieri. Che ne pensa la Sacra Scrittura del corpo? Ogni falsa religione teme il corpo. La Scrittura invece lo glorifica nel senso più alto e più puro. Ecco un esempio poetico, concreto e bello, dell’amore coniugale: “Mi baci con i baci della sua bocca! / Sì, le tue tenerezze sono più dolci del vino... Sul mio letto, lungo la notte, ho cercato / l''amato del mio cuore; / l’ho cercato, ma non l’ho trovato... Come sei bella, amica mia, come sei bella! / Gli occhi tuoi sono colombe...” (Cantico dei Cantici). La politica non si comporta meglio della religione verso il corpo. Durante il ventennio del governo fascista, il vescovo di Milano, Schuster, scrisse un commento al Cantico dei Cantici. Prima della pubblicazione, sottopose il suo testo alla censura politica e se lo vide respingere come “libro pornografico”. Eppure si trattava di un libro della Sacra Scrittura! Nel Nuovo Testamento, Gesù non si vergogna di lasciare che una donna, piangendo, gli righi di lacrime i piedi, lo tocchi e gli asciughi i piedi coi propri lunghi capelli, ungendolo poi con olio profumato e prezioso (Luca, 7). Il “corpo” di Gesù stesso è importante perché Gesù “ha portato i nostri peccati nel suo corpo... e mediante le sue lividure voi siete stati sanati” (1 Pietro, 2). A che serve il corpo La Buona Notizia di Gesù attesta che il corpo non va usato per la fornicazione, l’adulterio, l’effeminatezza, la sodomia, il ladrocinio, l’avarizia, l’ubriachezza, l’oltraggio o la rapacità. Infatti è proprio il corpo che, secondo l’Evangelo, viene “lavato” nell’immersione battesimale, affinché la persona tutta sia santificata e giustificata per la sua fede fiduciosa nel Cristo. La discepola o il discepolo di Cristo, dunque, “fuggono” la fornicazione, perché sono consapevoli di essere stati “acquistati” al prezzo del sacrificio di Cristo, e a Lui essi si affidano e in Lui confidano con tutto il cuore. Pertanto essi “glorificano Dio nel loro corpo” (1 Corinzi, 6). Recentemente uno scienziato italiano ha affermato che la scienza si è accorta che il corpo umano molto spesso è in grado di riparare se stesso. Da questo fatto la scienza sta ora imparando a costruire macchine capaci di autoripararsi, in modo tale da essere in grado di coprire le enormi distanze per i viaggi nel cosmo. Scrive un noto biblista: “È spiacevole constatare che il consumismo del sesso l’abbia ridotto a merce, spesso solo di scambio o mezzo di promozione di vendita. La sessualità non può essere degradata a cosa o a idolo, cioè a immagine... e poiché la nostra è cultura dell’immagine, non dello spirito, non riesce a percepire la dimensione più profonda e più vera del corpo” (C.M. Martini). Anche l’ignoranza sull’uso del corpo si può superare riflettendo sui princìpi e i criteri insegnati da Gesù nel Nuovo Testamento.

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