Riflessioni

Se Gesù è Verità...

Se Gesù è verità... La rivoluzione di Francesco Si dice che papa Francesco stia rivoluzionando la chiesa cattolica. Si tratta di propaganda o c’è qualcosa di vero in quest’affermazione? Quando Francesco parla di chiesa dei poveri che intende? Intende la chiesa che ha rinunciato ai beni terreni e alle centinaia di milioni di euro ricevuti ogni anno con l’otto per mille degli italiani? La chiesa ha chiuso la banca vaticana come “non necessaria”, come Francesco aveva detto? Il Concilio Vaticano II (1962-1965) aveva sollevato molte speranze, come quella per una maggiore collegialità nel governo della chiesa e per una maggiore importanza della Scrittura quale Parola di Dio. Che ne è oggi di quelle speranze? Storici moderni scrivono apertamente di un ritorno generale alla struttura gerarchica della chiesa e di una accresciuta centralizzazione. Il Codice di Diritto Canonico del 1917 scrive che il pontefice romano “in quanto successore di San Pietro detiene la suprema e piena potestà di giurisdizione sulla chiesa universale”. Ciò è forse mutato nel Codice del 1983? E soprattutto: è Gesù che ha stabilito che sulla sua chiesa un uomo detenga una tale suprema e piena potestà? Il Codice del 1983 obbliga i vescovi a finanziare il Vaticano, anche con l’obolo di San Pietro che nel 1963 ammontava, con altri fondi, a circa 64 milioni di dollari e che intorno al 1980 forniva un’entrata annua di circa 15 milioni di dollari. Oggi tutto ciò è cambiato? Sono stati annullati i privilegi fiscali accordati dai governi italiani sugli immobili di proprietà ecclesiastica? Di tali privilegi fiscali, tra il 1994 e il 2006, finirono per godere anche gli edifici dei vari ordini religiosi adibiti ad alberghi e pensioni, come pure gli organizzatori dei pellegrinaggi che utilizzano quelle strutture. Tutto ciò oggi non è più vero? Non più privilegi? Oggi è rimasta solo la “Chiesa dei poveri”? Come quella voluta da Francesco d’Assisi? Invito cordiale domenica 20 maggio ore 18 Verità dell’Evangelo o verità del papa? Chiesa di Cristo via G. Carducci, 9 Aprilia - tel.: 328 1299756 La Comunità dell’evangelo Anche all’epoca di Gesù c’erano religiosi potenti e privilegiati. Gesù nega loro ogni credito e insegna che i suoi discepoli sono “tutti fratelli”. Gesù insegna l’amore disinteressato verso il prossimo e anche verso Dio. Gesù insegna che la religione non può e non deve essere un mercato. Ecco perché caccia via i mercanti dal tempio di Gerusalemme. Gesù benedice e accoglie i bambini. Gesù insegna che per comprendere il suo regno fatto di giustizia e spiritualità e moralità occorre diventare come fanciulli. Che ne dice Gesù delle centinaia di figure religiose, cardinali e preti, accusati e condannati per abusi sessuali su bambini? La comunità dei discepoli di Gesù è incontro di preghiera e di edificazione. Ci si incontra per chiedere al Padre quelle benevolenze e quel perdono che solo Lui può dare grazie a Cristo. La comunità è testimone vivente della risurrezione del Cristo – non a pasqua, ma tutti i giorni dell’anno. La comunità del Signore è costituita da persone che si dedicano al servizio del Signore, all’annuncio dell’evangelo di salvezza per tutti gli uomini, che SONO ATTUALMENTE MORTI nel peccato. Gesù Cristo annuncia e risolve un problema di vita o di morte per tutti e per ciascun individuo. Perché tutti ci troveremo NON davanti al tribunale ecclesiastico ma davanti al tribunale di Cristo. La comunità di Cristo non ha nulla a che vedere coi poteri del mondo, non è un luogo vacanziero, né un club per apericena e banchetti, né un’agenzia matrimoniale: “di Cristo” significa cura e attenzione alla morale e alla spiritualità insegnate dal Cristo.

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