Riflessioni

RIFLESSIONI NOVEMBRE 2018 / AMORE DISCRIMINAZIONE RICONCILIAZIONE

Amore, Discriminazione, Riconciliazione Il sogno antico e veritiero Fëdor Dostoevskij (1821-1881) conclude il suo lungo racconto Il sogno di un uomo ridicolo mettendo in bocca al protagonista parole inequivocabili. Egli ha capito che il segreto della vita e la maniera migliore per elevare le condizioni del mondo sta tutta in quella antica parola: “ama gli altri come te stesso, ecco che cosa è importante, ed è tutto, non occorre proprio nient’altro: sarebbe subito possibile mettere tutto in ordine… Se soltanto tutti lo vorranno, ogni cosa andrà al suo posto in un attimo”. Questo mondo malato ha un bisogno disperato della parola del grande narratore russo che, è chiaro, cita un criterio di vita tratto dall’evangelo di Cristo. Per questo, chi rigetta o trascura la parola nobile di Gesù contribuisce alla confusione nel mondo. Spesso sappiamo solo lamentarci di ciò che non funziona nelle relazioni fra persona e persona, del male che regna, della violenza, ma non sappiano ricordare e attuare quella antica parola di Cristo. Come mai? Non abbiamo forse fiducia in Cristo Gesù? Forse la sua parola è diventata troppo antiquata? Ma se è così, quali sarebbero le parole “moderne” superiori capaci di sostituirla degnamente? Se qualcuno è persuaso che Cristo è troppo antiquato, allora venga a discutere di discriminazione: “Cristo è tutto in tutti”. Se qualcuno è convinto che gli uomini si suddividono in razze, venga a discutere di razzismo: “Dio non ha riguardo alla qualità delle persone”. Chi pensa che i problemi di violenza si risolvono con una violenza più forte, venga a discutere di nemici: la Storia non insegna proprio nulla? Qual è il giudizio di Dio sui violenti? Monarchia e Dittatura Tranquilli… Non si vuole annullare il referendum che nel giugno 1946 dichiarò l’Italia una repubblica… ma si vuole solo ricordare che repubbliche o monarchie o dittature che siano gli Stati di questo mondo, Cristo re dell’universo siede sempre sul suo trono. Confrontare la sua monarchia con i vari regìmi politici di questo mondo è impossibile, c’è una differenza come tra il giorno e la notte, come tra il sole e la candela. La monarchia di Cristo è il risultato della sua risurrezione dai morti (quante scempiaggini sono state dette e fatte il 2 novembre per i morti!). Il suo regno è eterno perché la sua vita è eterna, è la vita stessa di Dio. Il suo regno è fatto di “giustizia nello Spirito di Dio, pace nello Spirito di Dio e allegrezza nello Spirito di Dio”. Così dice l’Evangelo che dona salute a chi lo mette in pratica. Che cosa è questa “giustizia”? in che consiste questa “pace”? Come afferrare questa “gioia” indescrivibile e incommensurabile? Questi sono i doni “più” meravigliosi che si possano immaginare e avere concretamente qui e oggi. Chi ama la giustizia, venga a discutere della giustizia in Cristo. Chi vuole gustare la pace, venga a costruire la pace di Cristo. Chi vuol essere contento e felice, venga a discutere di felicità. Repubblica o monarchia: un dilemma senza senso. Sapete perché? Perché a ben vedere siamo tutti sotto una grande dittatura, quella del Consumismo più sfrenato, quella del dio Mercato, che fa aprire e chiudere negozi come niente fosse, che rovina le famiglie, che sfascia la società, indifesa davanti al dilagare di tanto male. Eppure la soluzione sta a portata di mano…

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