Riflessioni

INCONTRO BIBLICO

Schiavitù, adozione, libertà in Dio La ricerca antica che riguarda anche te • “Adamo, dove sei?” È questa la domanda primaria che Dio rivolge alla persona umana dopo che maschio e femmina si sono allontanati dal Signore con la loro disubbidienza. Dio è dunque realmente alla ricerca della persona umana perduta. L’uomo reagisce con “paura” alla ricerca di Dio: “Ho avuto paura e mi sono nascosto”. Siamo tutt’oggi molto nascosti dietro egoismo, superbia, vanagloria, fornicazione e morte. Ci sembra che nascosti dietro tutta questa robaccia stiamo meglio… • Nonostante i nostri nascondigli, la ricerca amorevole di Dio continua. Dio cerca di far ragionare Caino, prima del primo omicidio. Dio cerca l’uomo tramite Abramo, sul quale costruisce un popolo. La sua ricerca prosegue con Mosè e con tutti i profeti, i quali di continuo ricorderanno che Dio non vuole sacrifici ma desidera misericordia, umiltà, apertura mentale. Dio, che è Bene, desidera realmente il nostro Bene e vorrebbe guidare la persona umana verso ciò che per lei è buono… • … anzi verso ciò che è “meglio”. Spessissimo nell’Evangelo ricorre la parola “meglio”. Ogni cosa è “meglio” con Gesù. Ogni aspetto spirituale/morale è “migliore” in Cristo. Gesù infatti realizza appieno la ricerca della persona umana che Dio aveva iniziato tanto tempo fa. Gesù è il Figlio dell’Uomo “venuto per cercare e salvare ciò che era perito”. • Mediante la sua ricerca appassionata Gesù, come il Padre suo, desidera “il meglio” per ciascun essere umano. Portandoci la Parola/Volontà del Padre suo, Gesù intende operare una grande rivoluzione spirituale/morale: “Voi conoscerete la verità, e la verità vi renderà liberi”. “Liberi” vuol dire non più nascosti nel cespuglio dei nostri errori, ma liberati dal male, “liberaci dal male”. Tutti figli di “papà” • In genere una coppia che desideri adottare un bambino va alla ricerca: cercano il fanciullo da prendere come proprio figlio. Ricerca che può durare anche anni. Lo stesso ha fatto – e continua a fare – anche Dio. Il quale però vuole adottare tutti gli esseri umani. Proprio tutti. Nessuno escluso. “Dio vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano a conoscere la verità” che ci libera dalla schiavitù del male. • Questo amore divino è così meraviglioso che sarebbe pura follia rinunciare ad esso o rigettarlo. Mentre è da persone sagge accogliere tale amore stupendo, alto, nobile, gratuito, immeritato. Un amore per il quale “noi siamo tutti fratelli” e Cristo Gesù è nostra unica guida, unico maestro. Lui solo infatti ha dato se stesso per tutti e per ciascuno di noi. Lui solo è risorto. Lui solo è il Vivente. Non ha senso fare a volte tanti chilometri per andare a parlare con i morti e con le loro statue, quando si può parlare qui-e-ora con Colui che è il Vivente. • L’evangelo di Giovanni dice, proprio all’inizio, che chi riceve, accoglie, crede, ubbidisce a Cristo riceve pure il “diritto di diventare figlio/figlia di Dio”. Così Dio ci ritrova mediante Gesù Cristo. Occorre mettersi in ascolto della Parola di Gesù come è espressa nell’Evangelo, imparare a fidarsi di lui, cambiare modo di pensare, innestarsi al Cristo mediante il battesimo biblico, essere aggiunti alla sua comunità, e così… • … così si diventa “figli di Dio”. E se siamo “figli” siamo anche “eredi”. Eredi di Dio e “eredi insieme a Cristo” se siamo disposti a seguirlo sul sentiero che Lui ha tracciato. Gesù aveva una tale intimità col Padre che lo chiamava “Abbà”, che vuol dire papà. Diventare figli di Dio significa diventare davvero “figli di papà”.

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