Riflessioni

Scrittura profetica

“Questa generazione perversa” La perversione di guerre di invasione presentate come operazioni di pace… Daphne Caruana Galizia (1964-2017) La citazione nel titolo è tratta da una frase di san Pietro apostolo, quindi una frase che dovrebbe trovare tutti i cristiani d’accordo. L’intera frase suona così, “Con molte altre parole li scongiurava e li esortava: SALVATEVI DA QUESTA GENERAZIONE PERVERSA” e compare all’interno del forte discorso di Pietro che annuncia per la prima volta Cristo dopo la sua risurrezione (Atti, 2). Il tema della “salvezza” è attualissimo. Non si parla forse oggi di “salvezza” della terra, dell’uomo, dei curdi, dei migranti, degli alberi, degli animali? Se quella frase comparisse in una delle Lettere scritte da Seneca a Lucilio, si potrebbe pensare che la “generazione” di cui parla sia quella degli anni 60 del primo secolo dopo Cristo, quando appunto le lettere furono redatte. Se la stessa frase si trovasse nei Promessi Sposi, si potrebbe dire che la “generazione” cui allude Manzoni sia quella lombarda degli anni 1628-1630 in cui è ambientato il romanzo. La frase è posta invece sulla bocca di Pietro all’interno della Scrittura ispirata da Dio che riguarda quindi sia la “generazione” di Pietro stesso sia OGNI generazione. La Scrittura è profetica, capace quindi di parlare a ciascun individuo in ciascuna generazione: “Salvatevi da questa generazione perversa”. Che cos’era la perversione nella generazione di Pietro? Era anzitutto la perversione del rigetto di Cristo, alla quale fa eco Paolo apostolo che così descrive la società del tempo: “E poiché hanno disprezzato la conoscenza di Dio, Dio li ha abbandonati in balìa d’una intelligenza depravata, sicché commettono ciò che è indegno, colmi come sono di ogni sorta di ingiustizia, di malvagità, di cupidigia, di malizia; pieni d’invidia, di omicidio, di rivalità, di frodi, di malignità; diffamatori, maldicenti, nemici di Dio, oltraggiosi, superbi, fanfaroni, ingegnosi nel male, ribelli ai genitori, insensati, sleali, senza cuore, senza misericordia. E pur conoscendo il giudizio di Dio, che cioè gli autori di tali cose meritano la morte, non solo continuano a farle, ma anche approvano chi le fa” (Romani, 1). Giudichi il Lettore quali di tali cose rinnovano oggi la stessa perversione. Alle potenze politiche e militari antiche (Roma, Persia, etc.) si sono sostituite le moderne che contribuiscono alla perversione con guerre di invasione presentate come operazioni di pace (Turchia contro curdi in Siria); si pensi alla perversione dei campi di concentramento in cui si concentrano violenze disumane di ogni tipo perpetrate contro migranti (Libia); nella europea Malta la giornalista Daphne Caruana, che scrive contro la corruzione, viene ripetutamente minacciata e poi uccisa con una bomba il 16 ottobre 2017 – il silenzio assordante di molti su questo omicidio, come su altri, non è forse segno di perversione? Accade proprio in QUESTA generazione che una trentina di vietnamiti paghino una fortuna per arrivare in Inghilterra e muoiano assiderati in un camion alle porte di Londra. Si potrebbe continuare con gli esempi di perversione… Se cose del genere non ci toccano più non vuol dire forse che siamo diventati insensibili alla perversione e quindi, almeno tendenzialmente, perversi anche noi? Di qui la necessità, anzi l’urgenza, della SALVEZZA da una generazione perversa. Nel suo forte discorso menzionato all’inizio, Pietro afferma che la salvezza non sta nelle potenze del mondo – siano i principi di Roma o i potenti di oggi. La salvezza sta solo in Gesù Nazareno “uomo accreditato da Dio mediante segni e opere potenti” e soprattutto mediante un ATTO che fu impossibile al grande Ottaviano imperatore come è impossibile al grande Putin o al grande Trump. Qual è questo atto impossibile a uomini grandi e piccoli? Qual è mai questo atto che decreta la fine inesorabile non solo dell’impero di Roma ma di tutte – nessuna esclusa – le potenze e le superpotenze attuali e future di questo mondo perverso? Qual è questo atto che dichiara in modo rigorosissimo che ogni forma di perversione è semplicemente stupida e che è davvero possibile SALVARSI DA QUESTA GENERAZIONE PERVERSA? All’inizio del suo discorso Pietro annuncia l’uomo Gesù il Nazareno, ma alla fine egli dice ai suoi ascoltatori: sappiate con certezza che “Dio ha costituito Signore e Cristo quel Gesù che voi avete crocifisso!” L’ATTO che fa di Gesù il Signore dei Signori è la sua risurrezione dai morti. È lui “il Signore”. È lui il Messia/Cristo atteso che ci consente di scampare alla perversione. I grandi e i piccoli di ieri e di oggi vivono la loro generazione, poi muoiono. Ma Cristo Gesù ha in sé, oggi e sempre, la vita di Dio perché è risorto e vive di vita divina – non bios (vita biologica) ma zoè (vita dello Spirito)! È una vita a disposizione gratuita di tutti in ogni generazione. Infatti ancora Pietro afferma: “Questo Gesù è la pietra che, scartata da voi, costruttori, è diventata testata d’angolo. IN NESSUN ALTRO C’È SALVEZZA; non vi è infatti altra persona data agli uomini sotto il cielo nel quale è stabilito che possiamo essere salvati” (Atti, 4). © Riproduzione riservata Roberto Tondelli (Libertà Sicilia, 10 2019) cnt2000@alice.it

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