RIFLESSIONI /settembre 2006
FUORI MODA
Questa pagina, interamente curata e finanziata dalla comunità cristiana che si incontra a POMEZIA - via Fratelli Bandiera, 2, ha il solo fine di promuovere il ragionamento sui temi importanti della vita e della fede in Cristo.
Lode al Gesù fuori moda
Finisce un'altra estate. Anche questa estate qualche festa religiosa ha caratterizzato le vacanze. Qualche villeggiante, però, si è lagnato: quest’anno – dato che il vecchio parroco è morto pochi mesi fa – le feste sono state in tono minore, niente balli fino a notte inoltrata, pochi giochi e meno fuochi artificiali, processione più breve…
Peccato, peccato davvero!, che della vecchia religiosità cattolica sia rimasto così poco, poco davvero. Le tradizioni superstiziose, le immagini sacre del santo d’agosto vengono acclamati sì, ma non ce la fanno a riempire il vuoto morale, spirituale e mentale che ormai si è prodotto in tanti, troppi cuori. Alle festività accorrono anziani, persone mature e qualche (qualche) giovane. Poi però, se si osservano bene i comportamenti della gente, bisogna dire che la religiosità dominante è questa: egoismo, divertimento, disinteresse, irresponsabilità: verso Dio prima e verso il prossimo poi.
Questo è logico. Quando si smette, in pratica, di credere in Dio (se mai ci si è creduto), si smette anche di credere nel prossimo. E quando non ci si può fidare (=credere) del prossimo che vediamo, a maggior ragione non si sa più come fidarsi (=credere) di Dio che non vediamo.
Così la vita diventa un deserto nel quale squillano telefonini di marca e si agitano bikini firmati. Se al ragazzino/ragazzina chiedi: Che vuoi fare da grande? Ti dicono: Il calciatore oppure la velina (con tutto il marcio e la corruzioni che ambienti del genere manifestano!). Se alla persona matura chiedi: Come va? Ti dice: Potrebbe andare meglio, se ci fossero più soldi (ma i soldi non comprano la stima e l’amore dei figli ormai lontani dalle famiglie). E i vecchi? Loro hanno capito. O cominciano a capire. Che gli anni (?) davanti sono meno di quelli dietro. Che la corda è ormai logora. Che la vita finisce per tutti, per chi s’ammala e per chi s’impicca. Che una cosa è certa: la vita è un deserto, dove in effetti si muore.
Tutto è di moda, tranne Gesù. Chi però ha imparato a fidarsi (=credere) di Gesù ha trovato una grande benedizione, ha trovato davvero un Tesoro.
Prima, molto prima, che questa società “cristiana” fosse irrimediabilmente rovinata dal vuoto morale, spirituale e mentale prodotto da statue di gesso mute sorde cieche, era comparso sulla terra un uomo. Un uomo che aveva acquisito buona reputazione con le sue azioni e i suoi insegnamenti: Gesù. Ecco alcune cose che lo riguardano:
Dio dice pubblicamente: "Questo è il mio Figlio diletto, che mi è molto gradito» (Matteo 3).
L’insegnamento di Gesù era così meraviglioso che «la sua fama si sparse in Siria... Grandi folle lo seguivano dalla Galilea e dalla Decapoli e da Gerusalemme e dalla Giudea e dal di là del Giordano… Le folle si meravigliavano del suo insegnamento» (Matteo 4 e 7).
Gesù guariva storpi, zoppi, ciechi, muti, e guariva anche gli storpi di mente, gli zoppi di cuore, i ciechi d’invidia, i muti per l’odio, gli ammalati di egoismo (Matteo 9-11). Le persone che lui guariva spargevano le notizie del loro risanamento per tutto il paese.
I re del tempo, i ricchi, i poveri, tutti ne sentivano parlare, tutti non potevano non vedere che si trattava del più grande Uomo mai apparso sulla faccia della terra.
Nel suo ultimo viaggio a Gerusalemme fu preceduto e seguito da folle che gridavano: Osanna al Figlio di Davide. Gesù, discendente di Davide, fu re come il suo antenato. Ma re di un regno senza guerra, senza eserciti, senza potere mondano, senza banche. Re del regno in cui regna la giustizia, la pace e la felicità di Dio.
È possibile ancora oggi avvicinarsi al Suo insegnamento – presentato nel Nuovo Testamento – per ascoltarne la voce viva, per essere da Lui guariti dentro.
Lode, gloria, al Re del cosmo! riconosciuto da angeli e da persone dalla volontà buona, ma fuori moda per tanta gente, troppa gente che si dice cristiana.
Il vivo e i morti
Padre Pio è grande, vero? Gesù però è molto più grande.
Madre Teresa di Calcutta è grande, no? Ma Gesù è infinitamente più grande. Giovanni Paolo II è stato grande?
Gesù è megagalatticamente più grande di lui.
Perché Gesù è vivente, mentre Pio, Teresa e Giovanni Paolo sono morti.
La Parola di Dio registra due affermazioni magnifiche fatte da Gesù: «Ogni cosa è stata data a me dal Padre mio» (11,27) e: «Ogni autorità in cielo e in terra è stata data a me» (28,18).
Gesù è IL PIU’ GRANDE perché «ogni cosa» è stata data a Lui, non a Pio, né a Teresa né a Giovanni Paolo. Ogni bene, ogni grazia, ogni favore, ogni benedizione, ogni dono buono è stato dato a Gesù. Non solo…
«Ogni autorità» non solo in cielo, ma anche «in terra» è stata data a Gesù, non a Pio, né a Teresa né a Giovanni Paolo. Ogni autorità sta in Gesù, ogni autorevolezza sta nella Parola Sua: non nella parola di Pio, di Teresa né di Giovanni Paolo.
La Parola di Gesù è Parola Viva di Dio, le altre sono parole di morti.
Gesù ha da Dio una conoscenza specialissima (Matteo 11,27). Lui soltanto sa il segreto più bello e importante del mondo, cioè: a Chi rivolgersi per ottenere assistenza aiuto soccorso vita!
La gente che è stata a contatto con Gesù ha capito quanto egli effettivamente fosse GRANDE. Una volta, dopo aver guarito un paralitico, le folle «glorificarono Dio che aveva data una tale autorità agli uomini» (Matteo 9). Matteo dice che le folle portavano a Gesù gli zoppi, gli storpi, i ciechi, i muti e molti altri malati... ed egli li guarì «tutti».
Mica come certi santini e santoni, che guariscono qualcuno… e lasciano i più coi dolori e i malanni, ma pretendono templi e altari e denari.
E poi, di fronte a opere buone grandissime e così evidenti fatte da Gesù, le folle «glorificarono Dio» (Matteo 15). Si badi: glorificano Dio… non Pio, né Teresa, né Giovanni Paolo. Bisogna imparare a dar gloria al Vivente, non ai morti.
È Gesù – soltanto Gesù – l’agente di Dio, il mediatore unico di ogni bene, di ogni grazia, di ogni favore, di ogni benedizione, di ogni dono buono di cui possiamo aver bisogno. Esiste un Dio solo, e esiste anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, «Cristo Gesù uomo» (1 Timoteo 2).
Gesù non è un semplice re, come lo erano e lo sono i potenti di questa terra, che sanno come incantare i popoli con chiacchiere televisive. Gesù però non agisce in questa maniera; egli non si associa alla classe dominante, bensì con quella dei dominati, dei piccoli, degli umili. è servitore degli altri perché è il loro benefattore più GRANDE.
Egli è pertanto il sovrano legittimo, meraviglioso, la sua qualità è di essere il benefattore del popolo di Dio.
Gesù è IL mediatore UNICO delle benedizioni di Dio a favore di tutti coloro che a Dio si rivolgono, per questo merita rispetto e fiducia. E anche ubbidienza, se conosciamo la Sua Parola.
Gloria a Gesù! patrono fuori moda secondo il mondo, ma unico Re dei Re e Signore dei Signori. Unico detentore del segreto della vita.
Le parole di Teresa, di Pio e di Giovanni Paolo passeranno. Ma le parole di Gesù sono eterne e danno vita, se ubbidite.
Informazioni: cell. 339 577 3986
Torna alle riflessioni