"Pietà" come misericordia
"Pietà" come misericordia
Lettura: Giona 3,10-11
Un libro - per noi una lezione sul comportamento di Dio e, forse, anche dell'uomo - che si chiude con una domanda...
Un paragone pianta / essere umano, ricine / uomo. Questa pianta a foglia molto larga che cresce senza fatica e in breve tempo posta a confronto e in contrasto con l'essere umano: il quale, invece, cresce a fatica, si sviluppa nel tempo, matura con gradualità... e, pur non sapendolo né ammettendolo - neppure a se stesso - ha un bisogno disperato di Dio.
È un bel testo della Bibbia ebraica che pone in evidenza l'importanza dell'uomo, anzi dell'uomo incapace di "distinguere la sua destra dalla sua sinistra", l'essere umano debole, bisognoso d'aiuto, peccatore: Gesù farà altrettanto, stabilendo l'importanza spirituale morale dell'essere umano, pur peccatore, agli occhi di Dio.
Il testo sottolinea la pietà come misericordia. Dio ha misericordia e decide di risparmiare Ninive: contraddicendo in tal modo la parola predicata da Giona, per ordine di Dio... E Giona il predicatore s'adira: che sia proprio lui il modello di predicatore tronfio e troppo pieno di sé per ammettere che Dio possa anche... cambiare idea? Giona conosce bene la Bibbia: lui "sa" come si comportò Dio all'epoca di Noè e "conosce" ciò che fece a Sodoma, per cui deduce necessariamente di "sapere e conoscere" che cosa Dio farà a Ninive. Invece...Che cos'è misericordia?
1. Lc 1,78-79 misericordia: non semplicemente la virtù del buono, ma "lo spaccarsi delle viscere di Dio" (M. Cacciari); il dolore immenso di Dio per chi giace nelle tenebre (non distingue destra e sinistra) nel desiderio di portarlo verso la via della pace e di donargli l'Aurora...
2. Questo spaccarsi delle viscere (es.: parto nella donna) nel dolore si realizza in Gesù. Egli può trasformare la mente umile e ricettiva dalla condizione descritta in Tito 3,3 a quella delineata in Tito 3,5b: questo mutamento di mente, pensiero, mentalità è lo sforzo dell'uomo (il ninivita!) di rendersi conto, se possibile, di che cosa sia e in che cosa consista mai questo "spaccarsi delle viscere di Dio" nel dolore, per amore.
3. C'è tutto un ragionare della Scrittura che cerca di spiegare questa misericordia = spaccamento delle viscere di Dio. Si osservi che la misericordia è estesa a tutti: Rm 11,31-32.
Pertanto oggi: Ninive è un simbolo del mondo, dell'intera umanità.
Sta qui la insondabilità della sapienza misericordiosa di Dio...
4. Ma intera umanità significa ogni singolo individuo: pregi e difetti, dolori e gioie, esistenza intera: da rinnovare. Per cui il fatto di Saulo Paolo diventa modello per tutti: 1 Tm 1,13s.
5. Intera umanità indica pure l'insieme dei peccatori: chi non sa distinguere la sua destra dalla sua sinistra è davvero nelle tenebre e ignora le cose più elementari della vita spirituale. Forse si ha qui una descrizione grafica della condizione umana attuale (= in ogni generazione)?
Si rifletta sull'accorato appello di Gesù in Mt 9,11-13 // Os. 6,6.
6. L'individuo è chiamato a ubbidire ai criteri di Dio, ma esercitando misericordia: Mt 23,23. Il comandamento privo di misericordia è un assurdo. La misericordia guida, indirizza, conduce all'ubbidienza, al comandamento santo.
7. La persona è chiamata ad esercitare la misericordia, imitando Dio: Lc 6,36. Spaccare le proprie viscere a favore degli altri, dei niniviti come noi...
8. L'individuo debole, incapace, ha bisogno d'aiuto, di misericordia continua al momento più necessario: Eb 4,14-16. Il sacerdote di cui si parla qui ha sperimentato lo spaccamento delle viscere, e è davvero in grado di soccorrere al momento opportuno.
9. Chi, dinanzi allo spaccamento delle viscere di misericordia di Dio, non s'arresta a riflettere e non medita seriamente di cambiare vita? Eb 10,28-29: si valuti qui la serietà di questa "misericordia" espressa nel "sangue del patto". Chi può dire a Dio: non ho bisogno della tua misericordia?
La domanda in Giona 3,11 rimane in tutta la sua forza (talvolta le domande sono più importanti delle risposte).
Comunità di Pomezia - 6 maggio, 2007
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