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CIVILTA' SCOMPARSA
Molti anni dopo la civiltà contadina scomparve.
In apparenza, l'aria diventò più libera: non c'era più quella tragica
concentrazione di passioni; il mondo sembrava meno fosco ed intenso. I contadini
diventarono operai agricoli. Coltivavano gli stessi ideali della televisione:
adoravano le immagini adorate a Roma, New York e Londra, si sposavano come in
una scena di Beautiful o di Dallas. Ma non c'era più nulla, o
quasi nulla, di quella passione per il lavoro ben fatto, di quella attenzione
per ogni aspetto dell'esistenza, e di quella miracolosa precisione. Si
annoiavano: non amavano più potare un pesco o un ulivo o una vite; non
preparavano le salsicce di maiale immerse nell'olio e la rostinciana: i piccoli
orti chiusi; e se volevi comprare un uovo fresco, dovevi fare cinquanta
chilometri. Soffrivano di depressione: si riempivano di pasticche; e passavano
le serate dopo il lavoro, muti, torvi, con gli occhi spalancati e stupefatti.
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